Soddisfazione da parte di Agci Servizi, ASSIV Associazione Italiana Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari di Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi e Legacoop Produzione e Servizi per la disponibilità espressa dal Governo a supportare le proposte avanzate dalle associazioni datoriali per interventi a tutela del comparto che vadano a garantire una retribuzione equa e dignitosa a tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore della vigilanza privata, così come il pieno rispetto del Codice appalti e il contrasto ai contratti pirata.
Le Associazioni lo hanno dichiarato al termine dell’incontro di venerdì 22 settembre, convocato dal Sottosegretario di Stato, sen. Claudio Durigon e sollecitato dalle stesse Associazioni per proseguire il confronto avviato ad agosto e individuare soluzioni organiche alle difficoltà che affliggono la categoria.
Un sistema di revisione dei prezzi dei contratti in essere con la pubblica amministrazione che devono tener conto degli aumenti attuali e previsti dai CCNL e la detassazione immediata degli aumenti contrattuali per favorire l’abbattimento del costo del lavoro. Queste sono le principali proposte di intervento avanzate venerdì dalle Associazioni e ritenute necessarie per contribuire ad accrescere i salari di lavoratrici e lavoratori della vigilanza, così come in tutti i settori dei servizi che operano per enti pubblici e privati.
“La problematica dei salari dei lavoratori che interessa il settore – sottolinea il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia – può essere affrontata soltanto con una soluzione organica. C’è una questione generale di tenuta del potere di acquisto dei salari, per la quale la contrattazione collettiva, di cui ribadiamo la centralità e il valore, rappresenta una parte della soluzione. Le imprese del settore, così come tutte quelle che lavorano con la PA, soffrono dell’assenza di una norma che preveda la revisione prezzi dei contratti in essere”.
“L’apertura del tavolo presso il Ministero del Lavoro – evidenzia il Presidente di ASSIV – Maria Cristina Urbano – rappresenta una grande opportunità di qualificazione del settore, un segno di attenzione e di impegno che incoraggia le parti sociali a trovare soluzioni anche coraggiose, che devono però essere accompagnate da interventi concreti da parte del Governo. Solo così le imprese del comparto potranno mantenere mercato e livelli occupazionali e sostenere con giusta gradualità l’aumento dei costi di produzione.”
“E’ il contratto collettivo nazionale – prosegue il Presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati – il luogo e lo strumento deputato a sostenere e delineare salari, costi e norme che regolano il settore, oltre la qualificazione della stazione appaltante. Esprimiamo i ringraziamenti al Sottosegretario Durigon, al quale va dato atto dell’impegno che sta profondendo e dell’attenzione che sta dedicando al settore”.
Le Associazioni auspicano che gli impegni presi dal Governo si traducano presto in misure normative che, oltre a supportare il settore della vigilanza, vadano ad incrementare la produttività e la crescita complessiva dell’economia del Paese e ribadiscono piena disponibilità nel contribuire ad individuare, attraverso il lavoro congiunto al tavolo delle parti sociali presso il Ministero del Lavoro e con il supporto del Governo, tutti gli strumenti e le misure capaci di garantire le migliori condizioni di sviluppo di un comparto di importanza centrale per lo svolgimento di moltissimi servizi essenziali, a vantaggio di aziende, lavoratori e committenza pubblica.
Fonte: snewsonline.com