Un altro attacco a furgoni portavalori a colpi di kalashnikov e con metodi paramilitari in Sardegna. Bilancio: 4 guardie giurate ferite e 4 milioni di euro in fumo. Parliamo di blindati che trasportano anche 5-6 milioni di euro ma sono mezzi civili, quindi non autorizzati a non superare i limiti di velocità né ad usare la corsia di emergenza in caso di pericolo. E ovviamente nessuna scorta della polizia al fianco.
La domanda è: per un migliaio di euro al mese e rotti, vale la pena di rischiare la pelle?
Perché c’è anche chi ci ha rimesso l’osso del collo: 16 guardie giurate, per l’esattezza, dal 1999 al 2022. Lo ha rilevato il sindacato SAVIP, che ha anche calcolato che in quei 23 anni gli assalti a portavalori hanno portato al ferimento di 566 guardie giurate, per un bottino complessivo pari a 149.400.647 di euro. Gli attacchi più frequenti sono avvenuti alle Poste, e in misura minore ma comunque molto rilevante nelle banche. Maglia nera a Lombardia, Puglia, Calabria e Lazio.
Infine, nel ventennio 2002-2022 gli attacchi al caveau hanno generato un buon 81.400.000 di euro rapinati, per la gioia dei malviventi.
Le numerose proteste elevate dal settore vigilanza privata e trasporto valori negli anni hanno solo “portato all’introduzione dell’obbligo della doppia blindatura dei furgoni, perché in caso di assalto il mezzo deve resistere al taglio della lamiera almeno per 4 minuti: tempo medio per l’arrivo di una volante”- ha dichiarato il segretario nazionale Fesica Confsal – comparto vigilanza privata, Lorenzo Tramaglino. E ha minacciato la mobilitazione.
Scarica il report SAVIP assalti portavalori 1999/2022
Fonte: Vigilanzaprivataonline.com