Ha fruttato circa 4 milioni di euro l’assalto al furgone portavalori nel Sassarese

I soldi erano destinati alle pensioni in Sardegna. E’ ancora caccia ai componenti del commando armato.

Ammonta a circa 4 milioni di euro – soldi destinati al pagamento delle pensioni in Sardegna – il bottino dell’assalto ai tre portavalori della Vigilpol che per l’intera giornata di ieri ha causato la chiusura della strada statale 131 ‘Carlo Felice’ all’altezza del bivio per Siligo (Sassari).
Era formato da oltre dieci persone il commando armato di kalashnikov che il 31 gennaio, attorno alle 8.15, ha assaltato un furgone portavalori e altri due mezzi blindati della Vigilpol sulla strada statale 131 ‘Carlo Felice’, nel Sassarese, all’altezza del bivio per Siligo. La Squadra mobile di Sassari, guidata dal dirigente Michele Mecca, sta cercando di ricostruire nel dettaglio la dinamica della rapina, che ha causato cinque feriti fra le guardie giurate, una colpita a una gamba da un colpo d’arma da fuoco. Sono in corso le ricerche dei banditi, arrivati incappucciati e in tute mimetiche, che hanno bloccato la principale arteria della Sardegna usando catene e appiccando fuoco a due veicoli.
A circa due chilometri di distanza dal primo blocco, i rapinatori hanno piazzato un autocompattatore dei rifiuti in mezzo alla carreggiata, contro cui è finito il primo blindato della Vigilpol, che viaggiava in direzione Cagliari. Il conducente è rimasto ferito in modo grave ed è stato trasportato in ospedale dall’elisoccorso.

Un altro vigilante, che era su uno dei blindati, è stato raggiunto a una gamba dai numerosi colpi di kalashnikov sparati dal commando. Le sue condizioni non sono gravi. Altri tre colleghi hanno riportato contusioni e traumi nel tamponamento che è seguito all’urto del primo blindato con l’autocompattatore. Uno dei blindati è stato poi aperto con seghe circolari dai rapinatori, che si sono impossessati del denaro contenuto all’interno. Ancora il bottino non è stato quantificato, sono in corso le verifiche della società di vigilanza.

“Non c’è stato nessun conflitto a fuoco con le forze dell’ordine”, ha precisato il dirigente della Squadra mobile, con riferimento a una notizia circolata poco dopo la rapina. “La smentiamo fermamente, anche perchè ha creato grande preoccupazione fra gli appartenenti” alle forze dell’ordine.

“Stiamo battendo a tappeto tutta la provincia e quelle vicine”, ha confermato Mecca, a proposito della caccia all’uomo in corso. “Tutte le forze dell’ordine sono impegnate sul campo”. In una strada vicina e’ stato trovato un mezzo, abbandonato dai banditi, con dentro dell’esplosivo, contenuto in un borsa e già innescato, che gli artificieri della polizia sono impegnati a disinnescare. Una pattuglia della polizia è arrivata pochi istanti dopo la rapina ed è riuscita a intercettare due delle auto usate dai banditi per la prima parte della loro fuga.


Il commando armato di kalashnikov, formato da almeno 10 uomini in tuta mimetica, è entrato in azione dopo le 8 di ieri mattina bloccando con chiodi, catene e un autocompattatore di rifiuti i tre blindati. I rapinatori, che hanno sparato numerosi colpi, hanno anche costretto il conducente di un furgone a scendere e poi hanno appiccato le fiamme ad alcuni mezzi. Cinque vigilantes sono rimasti feriti, quattro dei quali sono stati trasportati in ospedale: uno ha riportato una ferita d’arma da fuoco a una gamba, gli altri hanno traumi dovuti all’urto con l’autocompattatore e al conseguente tamponamento.

I banditi, sicuramente molto ben informati, hanno agito quando i tre portavalori viaggiavano ancora a pieno carico in direzione Cagliari. Le guardie giurate non avevano ancora fatto alcuna sosta negli uffici postali. Dotato di seghe circolari ed esplosivo, il commando ha aperto due dei blindati, facendo saltare il portellone posteriore per impossessarsi del denaro per poi fuggire con diversi mezzi, fra cui un pick-up e una Fiat Panda, poi ritrovati poco lontano dalle forze dell’ordine. Sulla complanare i banditi avevano lasciato anche un’altra auto con dentro un borsone contenente esplosivo, probabilmente destinato a essere usato per aprire i portavalori, che é poi stato disinnescato dagli artificieri della polizia di Stato. Le indagini sono affidate alla Squadra mobile di Sassari.

Fonte: agi.it
Photo: Lecronachelucane.it