Sicurezza nei locali da ballo: pat down e professionisti per evitare tragedie

Il presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria commenta la tragica sparatoria all’interno di un locale di Molfetta che ha causato la morte di una 19enne e si rivolge al Ministero dell’Interno per chiedere nuovamente di cambiare le regole.

La sicurezza non può essere gestita da soggetti privi di requisiti. Il mercato degli Addetti ai Servizi di Controllo opera su un impianto normativo farraginoso ed è terreno fertile per abusivismo di ogni genere: l’assenza di una legislazione che consenta alle agenzie autorizzate di imporre misure di sicurezza adeguate alle situazioni sta alla base di molte evitabili tragedie” – dichiara Franco Cecconi, Presidente di AISS.

Ad esempio, a Molfetta si sarebbe evitato il peggio se alla porta del locale fosse stato predisposto un servizio di filtraggio con l’utilizzo di metal detector, come avviene nelle partite di calcio. Si chiama Pat- Down, tecnica che consente – senza perquisizione – di rilevare la presenza di metalli, armi bianche o pistole. In presenza di metalli, l’Addetto ai Servizi di Controllo invita l’avventore a mostrare il contenuto delle tasche o della borsa, ed in caso di diniego gli vieta l’ingresso.

Quando questa modalità di controllo ci viene consentita, lo dicono le statistiche, non sono mai avvenuti accoltellamenti o sparatorie”- conclude Cecconi.

Fonte: Vigilanzaprivataonline.com