Il 6 Dicembre è stato presentato il disegno di legge S.902 teso ad attualizzare il settore vigilanza privata. Tra gli aspetti più rilevanti di questa proposta di riforma, si segnala l’agognato riconoscimento di lavoro usurante alle guardie giurate, che garantisce il trattamento pensionistico anticipato per figure impiegate in mansioni faticose e pesanti. Un tema già affrontato in varie sedi, con riferimento alla vigilanza privata notturna, ma che non ha mai visto la luce per mancanza – scusate la brutalità – di soldi.
Un altro aspetto per garantire la professionalità delle guardie giurate già decretate, senza dimenticare gli aspiranti cui è dedicata una sezione ad hoc, è l’istituzione di un albo nazionale delle GPG. Qualcosa di simile al famoso “registro” delle guardie cui si faceva parola nell’ormai antico DM 269 e che non è mai stato attivato (però c’è un Albo delle GpG con un database, a quanto sappiamo, solo ad uso interno delle Prefetture e scarsamente popolato).
Fondamentale, considerata la zona grigia che ha sovente generato ambiguità e invasioni di campo tra operatori fiduciari (portierato) e guardie giurate – nonostante le specifiche che si sono susseguite nel tempo, è il divieto di adibire operatori di portierato a servizi di vigilanza, con relative sanzioni (multa da 10.000 a 35.000 euro per ciascun operatore; raddoppiata in caso di reiterazione. Dal terzo caso in poi, chiusura dell’attività). Giusto e sacrosanto, anche se sarebbe stato bello sanzionare anche le aziende committenti, spesso pubbliche, che sono sempre le prime a giocare sull’equivoco.
Il Dipartimento Legalità e Sicurezza di FDI e UGL Sicurezza Civile proseguiranno comunque nel dialogo per completare un più ampio disegno di riforma.
Fonte: vigilanzaprivatonline.com