Interrogazione in Senato al sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon sull’urgenza di intervenire sul CCNL, anche rivedendo le norme sull’organizzazione del lavoro per consentire più flessibilità orarie, per garantire una paga dignitosa nel settore vigilanza privata e servizi di sicurezza (ex servizi fiduciari).
Durigon ha espresso tre punti chiave: 1) il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro è prerogativa delle parti sociali (dunque non di giudici, GdF o Agenzia del Lavoro); 2) per definire un continuo e progressivo adeguamento dei livelli salariali previsti nel CCNL appena rinnovato è stato riconvocato il tavolo (aperto ad agosto) per riesaminare i salari del personale non armato; 3) la committenza – in particolare quella pubblica – non può accettare servizi a paghe tanto basse: il ministero si impegnerà affinché vengano redatte gare d’appalto basate su tabelle di costo adeguate. Detto, fatto: ieri 21 settembre il ministero del Lavoro ha visto i sindacati dei lavoratori.
Interessante la posizione di Uiltucs (firmataria del rinnovo contrattuale ma al contempo promotrice di gran parte delle azioni giudiziarie per salari sotto la soglia di povertà e sfruttamento dello stato di indigenza dei lavoratori): “la sofferta sottoscrizione dell’ipotesi di accordo del Ccnl ha per noi avuto il solo compito di frenare l’inesorabile scivolamento verso il basso dei salari del settore con un tentativo di ridurre la perdita del potere d’acquisto, causato da 7 anni di mancato rinnovo del Ccnl e dagli effetti negativi di un’alta inflazione. D’altra parte, per migliorare le condizioni normative ed economiche degli addetti del settore, numerose sono state le iniziative vertenziali prodotte dalla nostra organizzazione in questi anni a supporto del rinnovo del Ccnl, in ultimo la denuncia per sfruttamento ex art.603-bis del codice penale lo scorso mese di marzo. Un’azione che ha sollecitato l’interessamento della magistratura per una verifica delle attività lavorative di primarie aziende del settore caratterizzate da assiduo sfruttamento dei dipendenti approfittando del loro stato di bisogno….Nelle ultime settimane, significativa è stata la volontà degli amministratori di controllo giudiziario e di alcune aziende di intervenire, unilateralmente o per accordo collettivo, sulle paghe degli operatori fiduciari, per correre ai ripari verso la conclamata incostituzionalità dei livelli retributivi degli addetti ai sevizi di sicurezza. Tali interventi, di fatto hanno evidenziato una insufficienza economica originaria degli aumenti contrattuali ed il manifestarsi, ad oggi, di un’altrettanta condizione sperequativa tra i vari livelli retributivi”.
Uiltucs conclude con la necessità di rivisitare il CCNL per ottenere un adeguamento significativo delle retribuzioni dei servizi fiduciari e anche delle GPG. Oggi incontro con le rappresentanze datoriali. Come sempre vi teniamo aggiornati: stay tuned.
Fonte: Vigilanzaprivataonline.com