Come era prevedibile, la novità – seppur fortemente voluta e richiesta da anni – del tesserino di riconoscimento agli investigatori privati ha generato diverse difficoltà sul piano pratico delle modalità di rilascio e della stessa platea di aventi diritto. Il Ministero ha quindi condensato i principali chiarimenti sui soggetti che possono conseguire il tesserino e sulle modalaità operative nella circolare 23 novembre 2022, che di seguito riportiamo in sintesi. Per la lettura completiamo, rimandiamo all’allegato.
Chi può richiederlo
La circolare ricorda che la categoria dei “titolari degli istituti di investigazione privata” ricomprende i soggetti cui sia stata rilasciata la licenza ex art. 134 TU.L.P.S. per svolgere, attraverso un istituto, attività di investigazione, ricerche e raccolta di informazioni per conto di privati, ivi comprese quelle relative agli ammanchi di merce ed alle differenze inventariali, nel settore commerciale. Tra i soggetti legittimati alla richiesta del tesserino rientra quindi anche la figura dell’investigatore commerciale/informatore, titolare o dipendente, la cui attività risulta soggetta alle autorizzazioni prescritte dall’art. 134 T.U.L.P.S.
Non rientrano, invece, in queste categorie i dipendenti degli istituti di investigazione che svolgono attività di natura diversa (ad es. amministrativa o contabile). Nemmeno le “Agenzie d’Affari”, che ex art. 115 T.U.L.P.S. sono legittimate al solo svolgimento di attività di intermediazione, finalizzata a mettere in contatto due parti contraenti, avranno diritto al rilascio del tesserino.
Procedura di rilascio
- La fototessera del titolare, inserita tra la documentazione da allegare all’istanza di rilascio del tesserino, dovrà essere “conforme alle raccomandazioni ICAO, applicata in originale con colla o biadesivo evitando dunque di spillarla con puntine metalliche. Qualora il richiedente si presenti con foto in formato digitale, il Poligrafico non garantisce la qualità della stessa stampata sulla tessera.
- Per quanto concerne la compilazione del modulo di richiesta, disponibile in formato pdf interattivo, nel quale vanno riportate tutte le informazioni che saranno poi stampate sul tesserino, si segnala che, tra i campi presenti, v’è quello relativo al “codice Prefettura”. Si raccomanda di compilare in ogni sua parte il modulo indicando il nome e cognome dell’Autorità che rilascia il tesserino (Prefetto o suo delegato) con la firma “leggibile” e per esteso.
Fonte: Vigilanzaprivataonline