Villa Peripato: vigilante esplode un colpo di pistola per dileguare baby gang che lo aveva accerchiato

C’è voluto un colpo di pistola esploso in aria da un vigilante notturno per far allontanare quella che potrebbe essere una baby gang che, nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 settembre, si sarebbe introdotta furtivamente all’interno della villa Peripato.

Almeno questa è la prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine chiamate ad intervenire nei giardini del Peripato dallo stesso vigilante. Questi avrebbe raccontato ai poliziotti di essere stato richiamato da strani rumori all’interno della villa nella zona adiacente l’ingresso di piazza Kennedy.
Giunto sul posto per verificare se la sua sensazione fosse esatta, l’uomo, come ha raccontato successivamente alle forze dell’ordine, si è visto accerchiare da un gruppo di ragazzi che avrebbe cominciato a farlo bersaglio di lancio di sassi e iniziato ad avanzare verso di lui.
Sarebbe stato quello in momento in cui la guardia giurata avrebbe estratto la pistola dalla fondina ed esploso un colpo in aria con lo scopo, andato a segno, di disperdere il gruppo di ragazzi. Poi la chiamata alla Polizia per denunciare l’accaduto.
Gli agenti della Volante intervenuti sul posto, dopo aver raccolto la testimonianza del vigilante, hanno immediatamente avviato la ricerca del gruppo di ragazzi, nel frattempo dileguatosi, e acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianze fatte installare dal Comune di Taranto non più di un anno e mezzo fa, era marzo del 2023, per consentire di esercitare un controllo mirato e puntuale all’interno della villa Peripato.
Una decisione, quella di installare le telecamere, resasi necessaria sia a tutela dei cittadini che nei giardini trascorrono momenti di relax sia per salvaguardare il patrimonio storico e ambientale. Sono sempre più frequenti, infatti, gli atti di vandalismo che si registrano quasi quotidianamente all’interno della villa. Insomma, le telecamere sono uno strumento in più contro questi episodi. Quelle telecamere i cui filmati adesso potrebbero contribuire a identificare il gruppo di ragazzi protagonista dell’increscioso episodio.

Fonte: CronacheTarantine.it
Foto: Madeintaranto.org